venerdì 29 agosto 2008

Allam: Occidente schiavo dell'islamicamente corretto

Oggi il mondo occidentale ha paura di guardare in faccia la realtà e preferisce occultare la verità per non scontentare i mussulmani e provocare in loro reazioni violente.
Magdi Cristiano Allam, dal Meeting di Comunione e liberazione di Rimini, non risparmia critiche alla religione islamica, che lui stesso ha rinnegato "dopo un lungo percorso di conversione" e di "spiritualità interiore" che si è concluso il 22 marzo scorso, quando la notte pasquale il Papa Benedetto XVI gli ha somministrato il battesimo, la comunione e la cresima.
Uno degli episodi che ha portato Allam a pensare alla conversione è stato il trattamento ricevuto dal pontefice in occasione del suo criticato discorso all'Università di Ratisbona il 12 settembre 2006, durante il quale ha affermato che "l'Islam è una religione che si è diffusa tramite la spada".
Neanche gli stessi storici mussulmani lo smentiscono: nel Corano ci sono versetti che incitano all'odio, alla violenza e alla morte. E' per questo motivo che il giornalista Magdi Cristiano Allam ha deciso di convertirsi e di ricevere il battesimo lo scorso marzo.
"Il cristianesimo - dice Allam nel suo intervento - è la religione del Dio che si fa uomo; l'islamismo è la religione del Dio che si fa testo e si incarta nel Corano. Il Corano è considerato un'opera increata e, così come non è possibile criticare Dio, non è possibile accostarsi al Corano con la ragione".
"Diversi versetti del Corano - aggiunge - sono legittimanti di una ideologia di odio, di violenza e di morte. Anche nella Sharia (le norme religiose, giuridiche e sociali direttamente fondate sulla dottrina coranica, ndr.) è attestata la realtà di un uomo che è stato guerriero, che ha combattuto e ucciso". E' narrata la storia di "Maometto" che "è stato personalmente protagonista di efferati crimini, come la strage e la decapitazione di circa 700 ebrei a Medina. Fatti che i mussulmani non smentiscono".
Il vicedirettore del Corriere della Sera prende le difese di papa Ratzinger. "E' una verità storica - spiega - un fatto attestato dagli stessi storici mussulmani. Fu per me un vero trauma constatare che il fatto che l'avesse pronunciata il papa" quella frase "provocò una generale e brutale condanna da parte del mondo mussulmano con la richiesta di scuse, la convocazione di ambasciatori, la condanna a morte da parte di Bin Laden e altri estremisti".
Inoltre "l'isolamento dei giorni successivi fu ancora più marcato dalle tante critiche sollevate in Occidente dai mezzi di comunicazione e da esponenti di chiese cristiane e da alcuni alti prelati della chiesa cattolica che sostennero che quel discorso era inopportuno".
"Oggi - continua Magdi Cristiano Allam - l'Occidente ha paura di guardare in faccia la realtà, non vuole ritenere che c'è una verità e preferisce occultarla e nasconderla" nel caso in cui dovesse "scatenare reazioni violente" da parte dei mussulmani.
Oggi l'Occidente ha la "malattia ideologica del relativismo che privandoci dell'uso della nostra ragione, non vuole entrare nel merito e ci priva di parametri valutativi critici".
Un'altra malattia, per il giornalista convertito, è "la malattia ideologica del 'politicamente corretto' anzi del 'islamicamente corretto' che ci porta a ritenere che non si deve dire o fare alcunché che possa urtare la suscettibilità dei mussulmani. Un'altra malattia p il buonismo che è l'esatto contrario del 'bene comune' e della sintesi tra i diritti e i doveri".

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