sabato 21 luglio 2007

A Perugia si va a scuola di terrorismo in moschea. Arrestato imam

A scuola di terrorismo nella moschea perugina di Ponte Felcino. Questo il risultato al quale e' pervenuta l'operazione "Hammam" coordinata dalla procura della repubblica di Perugia (Nicola Miriano). Arrestati l'Imam, Korchi El Mostapha' marocchino del 1966 e due collaboratori, Ljari Mohamed del 1960 e Safika Dris del 1961, suoi connazionali, entrambi clandestini, che risiedevano nella moschea, posta al piano terra di un condominio, svolgendo funzioni di controllo. Un quarto uomo, noto agli inquirenti, e' stato individuato all'estero "in terra natia" ha detto il Questore Arturo De Felice.

Durante la notte sono state perquisite anche le abitazioni di 20 soggetti indagati, tre dei quali risultati contravventori all'obbligo di espulsione e gia' arrestati. Per tutti l'accusa e' di "addestramento a finalita' terroristiche internazionali" cosi' come prevede l'articolo 270 del codice penale, introdotto nel 2005 tra le misure urgenti per contrastare il terrorismo internazionale, e che ha trovato applicazione per la prima volta in Italia.

L'indagine e' iniziata circa due anni fa ed ha coinvolto Digos, servizio centrale antiterrorismo della direzione centrale di Polizia di Roma, servizio di Ps Postale e comunicazioni di Roma e dell'Umbria. Tutto e' partito dalla notizia che l'Imam avrebbe facilitato all'estero un soggetto andato poi a combattere (che risulterebbe vivo ed in carcere).

"Approfondendo l'informazione - ha affermato il responsabile della divisione antiterrorismo internazionale Gazzerani - abbiamo potuto verificare che nel luogo di culto Korchi, che era guida spirituale, scaricava da internet materiale riconducibile all' attivita' di addestramento all'uso di armi, manuali sull'uso di esplosivi e sostanze tossiche".Nella moschea sono stati sequestrati filmati, materiale informatico e documentale, ed anche sostanze chimiche funzionali agli addestramenti come nitrati ed acidi che sembrano riprodurre a fini sperimentali un laboratorio ben fornito, un materiale enorme ora al vaglio degli inquirenti.

Ai normali fedeli (la comunita' e' molto ampia ed arriva fino a Solfagnano, in zona Perugia Nord), si aggiungevano soggetti nella sfera d'influenza dell'Imam, quelli monitorati sono risultati avviati ad attivita' di proselitismo ed addestramento, con lezioni di combattimento corpo a corpo, tecniche di agguato e uccisione. "Addestramento rivolto all'autoistruzione" ha precisato il questore De Felice, sebbene le "minuziose indicazioni per la realizzazione di atti di terrorismo .. e perfino per guidare un Boeing 747" come evidenzia la stessa procura non facciano escludere che a Perugia si potessero formare ipotetici kamikaze. Gli addestrati, uomini e donne, anche
minorenni, e la stessa figlia dell'Imam, venivano incitati alla violenza, lo stesso Iman partecipava a dibattiti nella rete con proclami dal chiaro contenuto terroristico.

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